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Madonne A Caso

Bill Hicks, ovvero cicchini e morire giovani

Mia madre, nelle telefonate intorno alle feste di Natale, si ostina a chiedermi sempre come celebreremo la nascita del bambino d'oro nonostante io viva in Giappone da anni e le abbia spiegato a ogni giro di boa che qui il Natale non lo si festeggia, e non soltanto perchè siamo a casa mia e non alla parrocchia delle Giovani Marmotte, ma proprio perchè siamo in Giappone, qui del Messia non gliene frega nulla a nessuno e anzi, questa cosa di Santa-san aiuta pure a fatturare per cui si lavora il doppio.

Capiamoci bene: a lei non é che importi del Cristo in sè e per sè, anche perchè se cosí fosse avrei dovuto affogarla da bambino. Lei si preoccupa invece perchè il suo pargolo non viene esposto alle comandate adunanze di societá e relative grandi abbuffate1. Teme insomma che in questa terra di cacariso suo figlio muoia in solitudine, come succedeva ai marinai che partivano una volta per i viaggi di esplorazione, ma senza il contesto romantico che ci si immagina pensando a quelli.

In ogni caso, mentre mia madre si preoccupa per la mia salute evocando lo spettro di possibili dimagrimenti e invitandomi a preparare almeno una zuppa imperiale2, io mi ritrovo ad avere poco da fare a causa della temporanea interruzione delle attivitá lavorative3, e una volta finito di preparare il cervo levato dal congelatore, messo a bagno il riso glutinoso per i mochi di fine anno e fritte le solite trenta ciambelle glassate finisco per farmi carico del fardello piú spiacevole che mai sia toccato in sorte agli uomini, come me, di sano e chiaro intelletto: la libertá4.

Prime impressioni dell'uomo scatenato dai vincoli del dovere

La brevitá di queste interruzioni festive ha come problema quello di non rendere possibili vere e proprie fughe dalla civiltá. Si tratta sempre di un paio di giorni al massimo, accompagnati da qualche obbligazione di carattere domestico o sociale. Questa condanna agli sprazzi di tempo libero significa oggi una condanna al tempo libero nella pubblicitá, che ormai é ovunque: nelle cose che si sono comprate a malavoglia, negli abiti, nei film, nel cibo, finanche nello stile di vita e nei pensieri involontari di una persona oggettivamente lontana da tutto come me, che canticchia la sigla di Il pranzo é servito appena sveglio e non riesce a levarsi di testa il concetto e la memoria dello sfornatutto De Longhi. Nel design di ogni cosa che ci circonda e che non sia natura o umanitá nuda5 si nasconde un messaggio a comprare ancora, a mettere ordine nei propri acquisti con altri acquisti, a continuare a consumare una cosa dietro l'altra, e cosí a intendere i nostri rapporti con gli altri, con la societá e insomma col mondo intero.

Al di lá della polemica sterile, a rendere questa situazione insopportabile é l'assoluta mancanza di resistenza della nostra civiltá a questa tendenza idiota, che anche gli intellettuali sembrano voler riconoscere come necessaria o al massimo da rivedere, e che i critici utilizzano tuttalpiú come facile trampolino di lancio per la propria autoesaltazione, ricordandoci poi, alla fine della loro argomentazione, che in fondo anche volendo non c'é proprio nulla da fare, per cui subscribe to my channel e cosí via. Per qualche motivo che francamente non riesco a capire, non si sente mai nessuno augurare gratuitamente la morte ai pubblicitari, agli uomini del marketing, agli artisti del messaggio promozionale. In questi momenti passati a leggere il nome dei produttori delle cose che possiedo, che mi si presentano ovunque mi sia permesso di guardare6, mi viene a chiedermi se questa non sia una specie di punizione divina per aver visto troppe volte Essi vivono ed essermi alzato ogni volta ad applaudire la scena del suplex di Roddy Piper a Keith David, nella maggior parte dei casi ubriaco almeno come un contadino russo.

Last Christmas

Ultimamente Juri torna a casa dalla palestra cantando Last Christmas di George Micheal, sostituendo peró al testo mya myamya myamyamyamyamya (ecc.), perchè in Giappone le canzoni di Natale hanno un che di esotico e mentre si allena le mandano a nastro in filodiffusione.

Siccome Juri é straniera e ha passato i primi diciotto anni della propria vita a fare le piroette in piscina, l'esistenza di questi fenomeni culturali dell'occidente é per lei una nozione vaghissima, allo stesso modo in cui lo sono per me le parole del sutra di Kannon. Per questo motivo ho provato a spiegarle che George Michael era un omosessuale marcio vissuto perlopiú negli anni Ottanta, dedito soprattutto a mettersi in tasca balle di quattrini a forza di pubblicitá della coca cola dietetica, la cui omosessualitá é stata a lungo negata, tanto dal pubblico di ragazzine confuse le cui paghette di fatto lo hanno reso popolare quanto dai lungimiranti interessi delle multinazionali dell'epoca, che insieme ai propri prodotti cercavano di promuovere - senza urtare le sensibilitá del pubblico loro contemporaneo - l'immagine patetica e priva di contenuti del consumatore a venire, con la semplice intenzione di plasmare le menti delle nuove generazioni e ridurre quanto piú possibile la reticenza di queste a farselo mettere nel culo col sale e con la sabbia.

In ogni caso, nonostante la sua solita diffidenza iniziale nei confronti delle mie affermazioni, una diffidenza probabilmente rafforzata dalla mia naturale disposizione al discorso euristico7, a Juri sono bastati i primi venti secondi del video della canzone di cui sopra, con particolare attenzione ai fotogrammi in cui Georgie esce dalla jeep e saluta, per iniziare a ridere molto e a dirmi che é vero, hai ragione.

Sull'origine della conoscenza

Conoscendo la meschina disposizione d'animo della maggior parte dei lettori di queste righe9, giá sento affollarsi nelle loro menti a ruzzolina domande del tipo e te come fai a sapere tutte queste cose su George Michael? insieme a tutta una serie di ovvie e banali allusioni circa le mie preferenze in ambito sessuale e culturale.

A fugare ogni dubbio dalla confusione che regna nei pensieri dei maldicenti basti il nome di uno dei piú grandissimi di sempre, William Melvin Hicks, e un rimando alle sue analisi dell'opera omnia del Michael di cui sopra, del quale dice

Boy, I tell you, if money had a dick, George Michaels would be a flamin' faggot. [...] He's a demon set loose on the Earth to lower the standards. End of fucking story.

nel contesto, oggi improponibile, di una battaglia ideologica contro la pubblicitá durata una vita.

Basta bocchini ai morti peró. Al momento in cui scrivo, Last Christmas degli Wham! ha 680,531,342 visualizzazioni su Youtube, e questa é una selezione dei commenti piú popolari tra quelli recenti:

I cant imagine how people celebrated Christmas before this song was made. And the atmosphere this song brings is... just wonderful.

Last Christmas is the greatest holiday song of all time. No one past, present or future will ever sing it better than the late great George Michael. This is both the original and best iteration of the song. In honor of his passing exactly 5 years ago on 12/25/16 let's get this song to over 1 billion views.

This song is like a Christmas present you get every year just for being alive!

Listening to this song on Christmas 2021, and it still gives me the chills like it used to do before. This song will never get old.

Ho avuto il piacere di riaggiustarne spazi e punteggiatura.


1: Girolamo la hai fatta la gallina lessa? La vuoi la ricetta per la salsa verde? Li hai invitati i genitori di Juri? Non avrete mica mangiato da soli a casa vostra! eccetera.
2: Come segno di rispetto per il dominatore indigeno, mi viene da pensare.
3: Il mio padrone di turno é francese.
4: Non allarmatevi: é questione di poche ore, e mentre scrivevo queste poche righe mia moglie mi ha giá chiamato due volte per andare a levare le rape dall'orto. A proposito di rape, qualche tempo fa una maestra dell'asilo mi chiedeva come si dicesse rapa in in inglese, e il mio primo impulso fu quello di risponderle rape, impulso comunque domato e sostituito invece dal solito ah e chi lo sa. In ogni caso, vorrei che il lettore, di fronte alle due parole in corsivo di cui sopra, le immaginasse recitate con la voce di Mel Gibson in Highlander o insomma come cazzo si chiamava quel film con le facce dipinte e i gonnellini scozzesi.
5: E a volte anche in questa, con le forme e i dettagli istillati dalla propaganda.
6: A dire il vero potrei scartavetrarli via, oppure fare qualcosa con le ruspe. Mah.
7: Le cazzate. Come quella volta che la convinsi del fatto che gli omini che misurano le cose per la strada col bastone e la macchina fotografica8 sono lí per rilevare le variazioni della curvatura terrestre.
8: Sono sicuro che avete capito, non fatemi perdere tempo in spiegazioni superflue.
9: Me quando le correggo, per esempio.